Project Finder la mappa per scoprire gli investimenti pubblici

Il Project Finder è la mappa interattiva che tutti possono usare per cercare i progetti finanziati da fondi pubblici nel proprio quartiere e dare il via al monitoraggio civico, che da oggi si dota di diverse novità.

I pallini nella mappa rappresentano ora infrastrutture finanziate da fondi europei e selezionate dalla nostra redazione sulla base degli interessi delle comunità di monitoraggio e della disponibilità di dati pubblici sulla loro localizzazione esatta. Si tratta, ad oggi, di oltre 25.000 investimenti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per l’efficientamento energetico sopratutto di edifici e strutture pubbliche, la riqualificazione urbana, come la ristrutturazione di edifici pubblici o la realizzazione di parchi urbani o piste ciclabili, il rafforzamento del nostro patrimonio culturale (teatri, musei, parchi archeologici, etc.) e le infrastrutture sociali di vario genere come alloggi pubblici, centri di accoglienza o di aggregazione.  Per la prima volta includiamo nella mappa anche i progetti finanziati nella programmazione 2007-2013, facilitando quindi il monitoraggio civico degli esiti di questi progetti a distanza di anni dalla loro conclusione.

I progetti PNRR

A questi progetti si aggiungono gli asili nido finanziati dal PNRR, aggiornati a dicembre 2023. La mappa è collegata all’iniziativa di informazione e promozione del monitoraggio civico che stiamo portando avanti in collaborazione con il Sole 24 Ore e la sua piattaforma interattiva che vi invitiamo a consultare.
Nel Project Finder, cliccando nel “?” in alto a destra si trovano tutti i dettagli sulle fonti di dati che abbiamo utilizzato e i finanziamenti che abbiamo avuto per realizzare questo strumento.

Cerca nel tuo quartiere

I progetti sono stati localizzati nel punto più preciso possibile, sulla base dei dati pubblici disponibili e della loro qualità. Sulla base degli indirizzi disponibili nelle banche dati pubbliche, per il 70% dei progetti le coordinate che abbiamo ricavato rispecchiano la posizione esatta dei progetti. Il vantaggio di usare il Project Finder rispetto ad altre piattaforme pubbliche come OpenCoesione o Kohesio, che mostrano i progetti aggregandoli per Comune, è proprio quello di potere “entrare” virtualmente all’interno delle città e scoprire i finanziamenti nel proprio quartiere o nella propria via.

Da projectfinder.monithon.eu, il primo passo è cercare un comune da cui partire, in alto a sinistra. La mappa si centrerà sul comune scelto: a ogni pallino corrisponde un progetto, e il colore dipende dall’ambito tematico. Muovendo a destra e sinistra l’indicatore della distanza appena sotto, si può stabilire la dimensione del raggio a partire dal centro del comune, ad esempio per considerare la sola area comunale, i comuni limitrofi o l’intera provincia o area metropolitana.

Progetti Comune di Terni

Filtra per tipologia, budget, anno e stato

Un’altra novità importante è la possibilità di usare la mappa anche dal proprio tablet o smartphone, grazie alla collaborazione con l’Osservatorio Civico PNRR. Gli strumenti interattivi ora si adattano anche alle dimensioni dello schermo più piccole, permettono di filtrare i progetti per tipologia, anno, stato di avanzamento e supportano nativamente la lingua inglese. Si possono anche selezionare i progetti delle tipologie descritte sopra che sono già stati oggetto di un monitoraggio civico, attualmente 350 in tutta Italia.

Scegli dalla lista dei progetti

Attivando il pannello sulla destra (premere la freccia rossa in alto), è possibile cercare direttamente i progetti nell’elenco sulla destra se già si conosce il nome, oppure scorrere la lista ordinandoli per distanza dal centro del Comune, tema, budget e anno.

Inizia il monitoraggio!

Una volta selezionato un progetto, in basso sulla scheda è possibile cliccare sul bottone “INIZIA IL MONITORAGGIO!” che porta alla nostra area di lavoro per creare un report di monitoraggio civico.

Anche in questo caso ci sono novità: dopo la registrazione o, per chi è già registrato, il log in, si accederà in prima battuta ad un report di monitoraggio semplificato, che non richiede necessariamente uno studio approfondito del progetto. Sarà comunque possibile per tutti inviare anche il report “tradizionale” in tre step.

Il report di monitoraggio semplificato si concentra in particolare sul giudizio sull’efficacia del progetto e sulle idee e suggerimenti per un suo miglioramento, dando la possibilità di allegare documenti e caricare foto e video che attestino lo stato di avanzamento o eventuali difficoltà. Questi report saranno utili anche come segnalazioni di criticità che potranno essere approfondite in futuro da gruppi di monitoraggio più strutturati, e oggetto quindi di un report di monitoraggio civico di tipo tradizionale.

Segnala progetti da inserire nella mappa

Hai in mente tipologie particolari di progetti – finanziati da fondi europei come il PNRR ma anche dal tuo Comune o dalla tua Regione – che pensi dovrebbero essere oggetto di monitoraggio civico? Scrivici a redazione@monithon.eu e vediamo insieme come potrebbero essere inclusi nel Project Finder o addirittura oggetto di specifiche campagne di monitoraggio civico da parte nostra o di qualcuno dei nostri partner.

 

PNRR: C’è ancora tempo per ascoltare i beneficiari finali degli interventi

A suon di mail bombing 💣 e raccolte firme a cura degli amici di The Good Lobby è arrivata infine il 28 Novembre la convocazione dell’Osservatorio Civico PNRR alla Cabina di Regia del PNRR.

Nella riunione, presieduta dal Ministro Fitto, è stata presentata e discussa la nuova versione del Piano, alla luce delle modifiche approvate dalla Commissione europea. Nonostante in quella sede non siano state date risposte alle questioni sollevate dall’Osservatorio – come il laborioso aggiornamento dei dati di monitoraggio e i tempi ristretti del dibattito pubblico – è stato richiesto un successivo contributo scritto, poi inviato mercoledì scorso.

Monithon ha contribuito con alcuni suggerimenti basati sulla recente esperienza di monitoraggio civico di alcuni progetti finanziati dal PNRR.

I risultati del monitoraggio civico dei progetti PINQuA discussi al Festival della Partecipazione

Nel 2023, alcuni progetti del programma PINQuA sono già stati oggetto di 10 analisi di monitoraggio condotte dall’Università di Torino e dall’Università di Bergamo, che hanno coinvolto decine di studenti in laboratori dedicati, nonché da attivisti civici a Udine capitanati dall’esperta di fondi pubblici Elena Canciani. Ciascun monitoraggio, pubblicato sulla nostra piattaforma, ha riguardato un singolo progetto finanziato, analizzandone in dettaglio le procedure che hanno portato al finanziamento, lo stato di avanzamento procedurale e fisico e soprattutto l’utilità dello stesso per le comunità di cittadini chiamati in gergo “beneficiari finali” gli interventi previsti, cioè coloro che ultimamente ne beneficiano, come gli utenti di un’opera o i cittadini di un quartiere.

Gli autori hanno effettuato analisi dei documenti, visite sul campo e numerose interviste con i soggetti programmatori e attuatori, in un percorso di monitoraggio e partecipazione pubblica durato mesi che ha coinvolto attivamente i rappresentanti delle Amministrazioni, portando ad impegni concreti. Sono state anche intervistate associazioni e comunità locali, e inviati questionari a gruppi di utenti.

Ascoltare i suggerimenti dei beneficiari finali in fase di attuazione

Tra i principali risultati – già ampiamente condivisi e discussi durante il Festival della Partecipazione di Bologna a Settembre – è emersa chiaramente l’esigenza di maggiore partecipazione dei cittadini alle scelte di investimento dei Comuni. In tutti i casi considerati, le comunità civiche non hanno avuto voce in capitolo nella progettazione iniziale. Interrogati su questo, i rappresentanti dei Comuni intervistati hanno fatto presente, come comprensibile, i tempi estremamente ristretti imposti dal cronoprogramma del PNRR, che hanno determinato la messa a finanziamento di progettazioni risalenti, in certi casi, a diversi anni prima.

Possiamo però notare l’opportunità, da parte delle Amministrazioni Comunali e delle Amministrazioni titolari, di rafforzare il dialogo con i beneficiari finali in fase di attuazione. Il monitoraggio civico rappresenta un potente strumento per raccogliere analisi, giudizi e suggerimenti utili a “correggere il tiro” durante l’esecuzione dei lavori. Rendere l’implementazione più vicina ai bisogni delle comunità beneficiarie degli interventi significa migliorare la qualità della spesa, agendo sul “come” gli interventi rispondono ai bisogni, un aspetto fondamentale per garantire l’effettiva utilità di quanto realizzato.  Su questo vedi anche il quarto capitolo del recente Rapporto dell’Osservatorio Civico PNRR.

Di contro facciamo presente il grave rischio legato al mancato ascolto dei bisogni delle comunità. Ad esempio, abbiamo analizzato il caso della costruzione di uno studentato del quale molti degli studenti intervistati non sarebbero disposti a usufruire. 

Stato attuale delle palazzine di Piazzale Visconti (Bergamo), futuro studentato

In un altro report, si riporta l’obiettivo di un progetto di aumentare i visitatori di un’area naturalistica tramite la costruzione di parcheggi a pagamento, che però gli utenti non sembrano aver intenzione di usare.  Tali risultati sottolineano il rischio, sottolinato anche dalla Commissione Europea, di realizzare interventi non perfettamente efficaci dal punto di vista del risultato.

Rafforzare la capacità amministrativa dei Comuni

Abbiamo quindi proposto che le Amministrazioni titolari competenti promuovano un’azione di rafforzamento della capacità di ascolto delle esigenze e delle proposte dei beneficiari finali degli interventi nell’attuale fase di attuazione da parte delle Amministrazioni locali impegnate nella realizzazione dei progetti PNRR.  A tal fine l’Osservatorio Civico PNRR può mettere a disposizione un bagaglio di competenze, esperienze, capacità di attivazione delle comunità locali, nonché metodi e strumenti consolidati e testati nel campo delle politiche europee.

🔎 I report di monitoraggio civico sui progetti PINQuA

Università di Torino

Ingresso dell’area naturalistica Le Vallere, Moncalieri (Torino)

Università di Bergamo

Elena Canciani, Udine:

Photo credits

Al via la Scuola di monitoraggio civico sul PNRR a Bologna

Sabato 15 ottobre, dalle ore 15 alle 18, presso il Centro Sociale CostArena prende avvio a Bologna la prima Scuola di Monitoraggio Civico sul Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR), attivata dall’Osservatorio Civico PNRR.

Per partecipare, si può compilare entro il 14 ottobre il form di iscrizione: finalmente in presenza, potremo condividere strumenti concreti per monitorare e valutare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e ci concentreremo sui progetti relativi all’area metropolitana di Bologna (su cui avevamo iniziato a lavorare a giugno, durante il Festival della Partecipazione).

La scuola prevede quattro appuntamenti (15 e 29 ottobre; 12 e 26 novembre): monitoraggio civico, sostenibilità ambientale, equità di genere e dati aperti saranno i contenuti portanti.

Noi di Monithon, insieme ad altre organizzazioni aderenti all’Osservatorio (ActionAid, CittadinanzattivaLegambiente Bologna, Think Tank Period, oltre a The Good Lobby, OnData e info.nodes per la campagna DatiBeneComune), metteremo a disposizione le nostre competenze specifiche per accompagnare chi parteciperà alla definizione di un piano di monitoraggio.

Come sempre, metteremo a disposizione i nostri metodi e i nostri strumenti – l’obiettivo finale dei partecipanti alla scuola sarà la creazione di un report di monitoraggio civico sulla nostra piattaforma, come punto di partenza per aprire un dialogo costruttivo con tutti i soggetti responsabili degli interventi monitorati.

La prima giornata del 15 ottobre cercherà di rispondere a queste domande: quali sono i progetti del PNRR attivi sull’area metropolitana di Bologna? Cos’è il monitoraggio civico, e perché può essere utile a incrementare la partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche? Come si legge e come si analizza un progetto? Come posso reperire le informazioni di cui ho bisogno per valutarne l’utilità e l’efficacia?

Vi lasciamo di seguito alcuni materiali utili:

programma completo della scuola di monitoraggio civico

form di iscrizione per i 4 appuntamenti

contenuti completi della scuola di monitoraggio civico online (aprile 2022)

e vi aspettiamo numerosi il 15 ottobre alle ore 15 in via Azzo Gardino 48, Bologna, presso il Centro Sociale CostArena.

A scuola di monitoraggio civico con l’Osservatorio Civico PNRR

Al via venerdì 18 febbraio 2022 la prima scuola di monitoraggio civico online su PNRR, organizzata dall’Osservatorio Civico PNRR e finalizzata a diffondere gli strumenti necessari per monitorare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Due i focus di approfondimento di questa prima scuola, dedicata a scoprire il possibile impatto dei progetti PNRR sulle tematiche ambientali e sulle tematiche di genere. I partecipanti potranno sperimentare strumenti e approfondire conoscenze per analizzare i progetti, capire le loro potenziali criticità, monitorare e implementare la loro attuazione, affinché siano realmente orientati a promuovere le pari opportunità di genere e una corretta transizione ecologica.

Alla prima sessione del 18 febbraio ne seguiranno altre tre, organizzate con la collaborazione di alcune delle associazioni dell’Osservatorio, fra cui anche Monithon; in particolare, Monithon si occuperà di alcuni approfondimenti sulle tematiche legate alla transizione ecologica e sugli strumenti del monitoraggio civico, proponendo anche casi di studio, testimonianze, esercitazioni, la simulazione di un processo di monitoraggio.

 

Qui il programma completo della scuola

Qui il link con la SCHEDA DI ISCRIZIONE 

 

Le 8 informazioni essenziali per consentire il monitoraggio civico dei progetti del PNRR

Il PNRR è un’occasione unica per cambiare l’Italia. Il 18 settembre al Festival della Partecipazione si è parlato a lungo di trasparenza e accesso alle informazioni pubbliche per consentire a tutti di presidiare le riforme e gli investimenti del piano.

Nei mesi scorsi, numerose organizzazioni della società civile, università e comunità civiche si sono unite in varie iniziative – noi facciamo parte dell’Osservatorio Civico PNRR e di Libenter – per chiedere maggiore partecipazione alle scelte di investimento, nonché informazioni puntuali su come i fondi si stanno spendendo.

Durante il workshop pomeridiano, Monithon ha introdotto, in collaborazione con Cittadinanzattiva, definizioni e obiettivi del monitoraggio civico dei fondi europei, un metodo essenziale per aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’uso dei fondi pubblici, valutarne avanzamento, risultati e efficacia, intercettare i bisogni dei territori e favorire un dibattito informato per incidere sulle politiche pubbliche.

Cosa monitorare: gli investimenti del PNRR

Nel PNRR entreranno progetti ancora da selezionare, progetti in fase di avvio e oltre 50 miliardi di progetti già in corso o conclusi, pronti per essere analizzati (fonte: tabella “quadro PNRR” aggiornata al 30.09).

Quali sono gli obiettivi e gli “oggetti” del monitoraggio civico? Ecco alcuni esempi.

Se i progetti non sono stati avviati: analizzare in forma aggregata gli investimenti o “sub-investimenti”; partecipare ai processi pubblici di allocazione delle risorse, selezione dei progetti, design degli interventi (es. partecipazione alle scelte di intervento anche tramite consultazioni pubbliche e tavoli di lavoro; collaborazione alla scrittura dei bandi pubblici).

Se i progetti sono in corso: analizzare l’avanzamento complessivo attraverso statistiche, visualizzazioni, analisi aggregate (es. “Quante risorse vanno davvero al Sud?”, “Quante ai giovani?”); oppure valutare i singoli progetti: controllare l’avanzamento della realizzazione di servizi o infrastrutture attraverso visite dirette, interviste, questionari, focus group, analisi di dati da diverse fonti; identificare i problemi; valutare i risultati intermedi; proporre idee e soluzioni.

Se i progetti sono conclusi: verificare i risultati e l’efficacia/la qualità dal punto di vista del cittadino/utente finale, anche attraverso la valorizzazione di appositi indicatori quantitativi.

Quali dati sono essenziali per il monitoraggio civico… ma ancora non pubblicati

Si è già fatto un gran parlare del nuovo sito del Recovery Plan Italia Domani, che mostra informazioni su milestones e target a livello di “investimento”, cioè, per semplificare, per “famiglia” di progetti. Qualche info in più è riportata nelle tabelle allegate al Decreto del MEF del 6 agosto 2021 e in 4 tabelle segnate come “open data” nella sezione documenti dello stesso sito ieri, 1 ottobre 2021. Tra i dati interessanti, quelli per “sub-investimento”, la misurazione dei target e l’assegnazione degli investimenti alle amministrazioni centrali. 

Il sito è chiaro e leggibile, certamente più facile da consultare che il PDF del PNRR. Manca però ancora il livello successivo, cioè il dettaglio dei progetti oggetto di finanziamento, che stanno entrando ora nel sistema di monitoraggio amministrativo (nonostante alcuni progetti siano già stati individuati, come nel caso di alcune grandi infrastrutture).

La seconda parte del workshop del Festival della Partecipazione è stata dedicata, infatti, proprio a una simulazione di monitoraggio civico di un singolo progetto del PNRR, usando i dati governativi di OpenCoesione sui fondi europei come base per raccogliere nuove informazioni attraverso interviste e valutazione sul campo. I nostri Antonella Ciociola, Luigi Reggi e Cinzia Roma, preceduti da un breve focus di Lorenzo Perone (OnData) su come dovrebbero essere i dati per essere leggibili e utilizzabili, hanno condiviso il metodo di Monithon con un gruppo di organizzazioni della società civile, giornalisti e enti del terzo settore, con un obiettivo: come individuare i dati che occorrono per monitorare, ad esempio, la realizzazione di una pista ciclabile (nel PNRR: mobilità ciclistica)?

L’idea è semplice. Quando i dati pubblici sono disponibili, si possono rappresentare i progetti su una mappa interattiva come il Project Finder; gli stessi dati possono essere usati durante varie fasi del monitoraggio, come accade ad esempio nella guida MoniTutor (qui i materiali presentati).

La simulazione ha portato a un dibattito su quali dati sono “condizione necessaria” per abilitare il monitoraggio civico dei progetti e stimolare dibattito e partecipazione. Eccone alcuni:

  1. Come sono state prese le decisioni: chi ha deciso che quel progetto andava finanziato? Come sono state scelte le modalità di realizzazione? C’è coerenza tra obiettivi del piano e obiettivi del progetto? (vedi anche questo articolo)
  2. Cosa viene finanziato: Qual è l’oggetto del progetto? Quali sono gli obiettivi e le modalità realizzative?
  3. Le procedure amministrative di “attivazione”: quali procedure hanno dato origine al progetto (es. delibere, bandi, contratti…)? Su questo è da leggere il documento di proposte del Forum Disuguaglianze e Diversità.
  4. Le procedure di gara: quali gare pubbliche sono (eventualmente) collegate alla realizzazione del progetto? Quali affidamenti e a chi? Tecnicamente, quali Codici Identificativi di Gara (CIG) sono associati a ciascun Codice Unico di Progetto (CUP)?
  5. Soggetti coinvolti: quali soggetti pubblici e privati hanno un ruolo (e quale) nel progetto? Es. gli enti locali o le imprese che realizzano opere o servizi, e eventuali subappalti.
  6. Localizzazione: Qual è l’indirizzo o l’area in cui il progetto si realizza? Quali sono le coordinate dei soggetti coinvolti?
  7. Stato di avanzamento: a che punto sono le procedure previste? Cosa è stato realizzato e cosa manca da fare? Quanto è già stato speso? Come sono andati gli eventuali audit / controlli amministrativi (evidenze, materiali)?
  8. Risultati e outcome previsti dal progetto: quali indicatori quantitativi sono utilizzati per verificare che il progetto abbia prodotto risultati?

Rimaniamo dunque … in attesa che queste informazioni siano pubblicate su ItaliaDomani o altro portale governativo!

Non passa l’emendamento al DL Governance sulla trasparenza del PNRR

L’Osservatorio Civico PNRR, a cui Monithon aderisce, mostra preoccupazione per la mancata approvazione dell’emendamento sulla trasparenza al Decreto Legge sulla Governance del PNRR, che proponeva la pubblicazione dei dati sull’uso dei fondi in formato aperto e facilmente utilizzabile da parte di analisti, ricercatori e attivisti della società civile. In particolare, la proposta invitava a utilizzare anche per il PNRR il sito web OpenCoesione – che già pubblica da anni i dati sull’uso dei fondi europei – o a creare una piattaforma con caratteristiche simili in termini di modalità di accesso ai dati, granularità, frequenza di aggiornamento, e capacità di dialogo con la cittadinanza.

Oltre a mostrare soddisfazione per approvazione di un secondo emendamento sul coinvolgimento delle organizzazioni della cittadinanza attiva nel Tavolo permanente di partenariato economico, sociale e territoriale (art. 3 del DL), nel comunicato l’Osservatorio, infatti, aggiunge che

“[…] spiace rilevare il rigetto della proposta riguardante l’istituzione di una piattaforma online in cui pubblicare, in formato aperto, disaggregato, interoperabile, tutti i dati riguardanti il PNRR, e che rappresenterebbe uno strumento prezioso a disposizione dei cittadini per partecipare all’implementazione del Piano e per monitorare l’andamento e l’impatto reale.

Il mancato accoglimento di queste richieste rappresenta un segnale preoccupante – e purtroppo ricorrente negli ultimi mesi – in merito al rispetto, da parte delle istituzioni, dei princìpi cardine dell’azione amministrativa, quelli della pubblicità e della trasparenza.

Continueremo ad esigere che tutte le informazioni relative al Piano e alla sua attuazione siano aperte e accessibili, anche al fine di rendere possibile un suo monitoraggio diffuso, che consenta di segnalare distorsioni e proporre eventuali azioni correttive e affinché esso possa effettivamente rappresentare uno strumento strategico per la crescita economica, sociale e politica del Paese.”

L’importanza del controllo civico del PNRR è sottolineata anche da un articolo su l’Espresso di domenica 25 luglio, dal titolo “Chi controlla il PNRR“, che descrive il ruolo dell’Osservatorio, e di Monithon in particolare, nel monitoraggio dell’uso dei fondi europei.

Osservatorio Civico: per gli investimenti del PNRR servono dati open e un ruolo proattivo della PA per favorire la partecipazione

Monithon aderisce all’Osservatorio civico PNRR, ieri in audizione presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Ambiente della Camera per chiedere più trasparenza e partecipazione. Nell’esame del disegno di legge n. 3146 da parte delle tante realtà della società civile che contribuiscono all’iniziativa per il monitoraggio civico dei fondi, emerge il rischio che il monitoraggio degli investimenti del PNRR venga gestito all’interno delle mura delle amministrazioni. Ancora non c’è chiarezza, infatti, su quali dati del monitoraggio amministrativo verranno rilasciati e con quale modalità.

A tal proposito, il documento presentato ieri propone, attraverso la proposta di un emendamento specifico al Ddl, che

“tutti i dati sull’uso dei fondi siano pubblicati in formato aperto, accessibile, interoperabile, riusabile e continuamente aggiornati”.

Come modello è proposto il portale OpenCoesione, che dal 2012 rende disponibili i dati sull’uso dei fondi strutturali europei e sulla politica di coesione nazionale, garantendo tempestività, continuità nel tempo e modalità tecniche che facilitano l’utilizzo delle informazioni per la valutazione indipendente e il monitoraggio civico. Proprio per queste ragioni OpenCoesione costituisce la principale fonte dei dati che utilizziamo per il nostro monitoraggio civico. I nostri strumenti si aggiornano e interagiscono con OpenCoesione in tempo reale. Non solo: OpenCoesione costituisce un’iniziativa più ampia che realizza da anni azioni per promuovere l’utilizzo dei dati e facilitare il monitoraggio indipendente.

Prosegue il documento:

“Nel caso in cui l’amministrazione decidesse di dotarsi di una diversa piattaforma per la pubblicazione dei dati di monitoraggio amministrativo, è fondamentale che questi siano pubblicati secondo il paradigma dell’open data, corredati da metadati per la loro corretta interpretazione, e accessibili tramite Application Programming Interfaces (APIs), così come già avviene oggi nel caso di OpenCoesione. Inoltre, sarebbe utile che tale piattaforma avesse un ruolo attivo nel promuovere l’engagement e il dialogo con la cittadinanza, favorendo il collegamento con gli strumenti di monitoraggio civico già in uso presso la società civile”

Nasce l’Osservatorio indipendente sul Recovery Plan

Monithon fa parte delle prime organizzazioni ad aderire all’Osservatorio indipendente sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Pubblichiamo il comunicato stampa con cui le organizzazioni della società civile chiedono al Governo Draghi pieno coinvolgimento nella definizione del Piano e trasparenza grazie alla condivisione di dati aperti e interoperabili.

Saranno oltre 209 i miliardi che verranno spesi per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), una delle priorità del Governo Draghi appena insediato.

Il Next generation EU, tra le varie indicazioni, delinea, per l’approvazione e la gestione del PNRR, la necessità di coinvolgere forze sociali e società civile.

Proprio quest’anno l’Italia è co-chair globale dell’Open Government Partnership, progetto che ha l’obiettivo di mettere a confronto referenti di istituzioni e attivismo civico per promuovere una governance inclusiva e trasparente, fattore che rende ancora più evidente la necessità di apertura.

Per questo, le organizzazioni della società civile chiedono, come previsto dall’art.1 comma 1044 della Legge di Bilancio 2021 (L. 30 dicembre 2020, n. 178), che entro il 28 febbraio sia emanato il decreto che definisce le modalità di rilevazione dei dati di ciascun progetto, da rendere successivamente disponibili in formato aperto e rielaborabile.

Con l’obiettivo di creare un’ampia campagna di monitoraggio civico e di ottenere uno strumento pubblico e aperto sul tracciamento dei dati finanziari legati al Piano, la società civile si fa promotrice della creazione di un Osservatorio nazionale indipendente a cui hanno sinora aderito alcune delle principali organizzazioni nazionali con radicata presenza nei territori e una forte esperienza nel settore della trasparenza e rendicontazione. L’Osservatorio nasce nell’ambito del programma Follow the Money – ideato all’interno del Festival della partecipazione 2020 – che intende monitorare la qualità e l’inclusività del processo decisionale di costruzione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.

L’Osservatorio ha l’intento di aprirsi anche ad altri attori con competenze tematiche più specifiche, come quelle ambientali o legate alla transizione digitale, e verranno proposte iniziative di coinvolgimento dei territori che saranno impattati dalla realizzazione dei progetti previsti dal Piano.

Insieme, le associazioni promotrici dell’Osservatorio chiedono che le prossime fasi del Piano siano frutto di un processo partecipato e inclusivo, che persegua la trasparenza e il monitoraggio sull’allocazione dei fondi, come già richiesto da numerose organizzazioni con le campagne #DatiBeneComune e #Ripartenzaaporteaperte, quest’ultima promossa da alcune associazioni facenti parte dell’Open Government Forum. Per far questo devono essere chiariti fin da subito i risultati attesi, finali e intermedi del Piano e devono anche essere rafforzate tutte le autorità di gestione, locali e nazionali, affinché ogni soggetto attuatore possa essere in grado di realizzare quanto prefissato e sia in grado di produrre dati di qualità, leggibili, interoperabili e aperti.

Prime organizzazioni aderenti all’Osservatorio: ActionAid, Cittadinanzattiva, Legambiente, Slow Food, Fondazione Innovazione Urbana, Transparency International Italia, Ondata, Lunaria, Campagna Sbilanciamoci!, Monithon, Cittadini reattivi, Parliament Watch, Fondazione Etica, The Good Lobby, Amapola – progetti per la sicurezza delle persone e delle comunità,  Info.Nodes, Rinascimento Green.

Ulteriori adesioni all’Osservatorio possono essere inviate a: osservatoriocivico.pnrr@gmail.com

Per informazioni:

Alice Grecchi alice.grecchi@actionaid.org / +39.3395030480
Daniela Biffi  daniela.biffi@actionaid.org /+39.3472613441
Alessandro Cossu a.cossu@cittadinanzattiva.it +39.3483347608
Aurora Avenoso a.avenoso@cittadinanzattiva.it +39.3483347603