Monitoraggio ambientale in Salento

Si è concluso ieri il lungo lavoro dell’associazione Mobius Circle APS – Precious Plastic Salento, che ha usato il metodo Monithon per il suo primo lavoro di monitoraggio civico dei progetti pubblici. Un lavoro iniziato lo scorso anno grazie al progetto europeo Civic Monitoring for the future of Europe, per il quale Monithon ha fornito un corso di formazione specialistica proprio sul monitoraggio civico dei fondi europei.

Il report di monitoraggio – il primo di una serie in vari paesi europei, che pubblicheremo nelle prossime settimane – si occupa dell’intervento di sistemazione di un antico canale di raccolta delle acque piovane nell’Oasi naturalistica del canale della Lacrima (finanziato con i Fondi per POR FESR 2014-2020) nel comune di Campi Salentina. L’intervento prevede anche il potenziamento della vegetazione ripariale circostante, al fine di ricostituire un nucleo boschivo, a partire da alcuni esemplari molto rari di querce virgiliane rinvenute sul posto.

Il percorso di monitoraggio è durato circa un anno e si è sviluppato con attività di raccolta e analisi dei dati, a partire dalle informazioni disponibili sul sito di Open Coesione nelle delibere pubblicate sul sito del Comune di Campi Salentina. Dibattiti pubblici, tavoli di lavoro, sopralluoghi e interviste che hanno coinvolto anche un gruppo di studenti, protagonisti attivi delle attività di monitoraggio, hanno completato le attività.

L’esito delle ricerche ha messo in luce che si tratta di un progetto utile che tuttavia si sarebbe potuto sviluppare in modo più completo soprattutto perché non è stato previsto un piano di gestione dell’area.

Mobilità sostenibile, monitoraggio civico e dialogo con le amministrazioni: un racconto da Catania

In un’ottica di un maggiore coinvolgimento del cittadino alla programmazione e progettazione degli interventi locali, appaiono sempre più utili e necessarie attività quale quella del monitoraggio civico, da intendere, da un lato, quale strumento di partecipazione attiva e di valutazione dell’efficacia dei progetti finanziati, dall’altro, quale mezzo attraverso cui sviluppare nel cittadino quel senso di appartenenza al territorio.

Far parte di una comunità significa parteciparvi. Ogni consiglio o suggerimento presentato dal singolo cittadino, sia esso uno studente o un professionista, può contribuire ad un progressivo sviluppo della società.  

Così, a conclusione del nostro percorso di studi in materia ambientale, spinte dall’attenzione per la materia e dalla curiosità per gli interventi locali finanziati da fondi europei, abbiamo deciso di intraprendere noi stesse un percorso di monitoraggio civico.

In particolare, nella scelta del progetto, abbiamo considerato l’importanza di incentivare forme di mobilità alternative all’automobile e maggiormente sostenibili, in grado di ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria. 

La scelta è fin da subito ricaduta sul progetto “Parco urbano nel quartiere di Librino – pista ciclabile”, realizzato in un quartiere periferico a sud di Catania, dal potenziale enorme, ma, come spesso accade per le periferie delle città, “dimenticato” dall’amministrazione e talvolta dai catanesi stessi. 

L’attività si è svolta in particolare nel periodo compreso tra i mesi di luglio ed ottobre 2021; ad una prima fase, relativa allo studio e all’analisi dei dati relativi ai finanziamenti europei e nazionali predisposti per la realizzazione della pista, hanno fatto seguito i primi sopralluoghi, allo scopo di scoprire l’attuale stato della pista e per confrontarci con le realtà attive sul territorio circostante. 

L’intenzione era dunque quella di indagare l’effettivo utilizzo delle risorse europee stanziate, verificando in che modo la realizzazione della pista ciclabile possa non solo assicurare il raggiungimento degli standard europei ed internazionali in materia di mobilità sostenibile, ma anche contribuire ad una rigenerazione sociale, in termini di riappropriazione degli spazi e del proprio territorio da parte del cittadino.

Dunque, non solo una semplice analisi relativa alla completa realizzazione dell’opera, ma anche un’analisi sociale legata al territorio considerato, così da scoprirne l’evoluzione, i rapporti con le amministrazioni e le sue problematiche e sfide sociali.

È così emersa, da un lato, la necessità di garantire un maggiore coinvolgimento della popolazione, sia in fase di programmazione che di realizzazione del progetto, anche nel senso di una maggiore attività di sensibilizzazione in materia ambientale da parte dell’amministrazione sul territorio, dall’altro, la necessità di una maggiore attenzione da parte delle autorità pubbliche in termini, soprattutto, di successiva manutenzione e monitoraggio dei progetti realizzati. 

La successiva fase delle interviste è stata a tal proposito estremamente formativa ed in grado di chiarire dubbi, permettendo altresì di acquisire informazioni che i sopralluoghi non sempre permettono di rilevare. 

Grazie all’associazione i Briganti Rugby di Librino, abbiamo scoperto le prime problematiche legate agli atti di vandalismo della pista, le dinamiche sociali del territorio ma anche, con positiva sorpresa, la realizzazione di ulteriori interventi volti a rivalutare il quartiere. La loro prospettiva è in linea con quella dell’architetto Sabrina Zappalà, progettista dell’opera, la quale ha sottolineato le potenzialità del quartiere ma anche le problematiche sociali che spesso frenano gli interventi sul territorio. Infine, il confronto con l’ingegnere Fabio Finocchiaro, Direttore della Direzione Politiche comunitarie e fondi strutturali – Politiche Energetiche – Sport del Comune di Catania, poi proseguito il 26 novembre 2021, in occasione dell’evento online “La buona (s)onda: sfide e prospettive del monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente”, è stato essenziale al fine di sottoporre a chi si occupa degli interventi programmati la presenza delle criticità riscontrate durante il monitoraggio del progetto e le difficoltà legate al territorio, ovvero i punti di forza e debolezza dell’intervento stesso, avviando così un dialogo fruttuoso ed attento.

È stato sicuramente positivo l’aver avuto più di un confronto con l’amministrazione locale e pensiamo complessivamente di poterci ritenere fortunate, perché è indispensabile che le pubbliche amministrazioni si mostrino aperte al dialogo con i cittadini! 

Speriamo anche che i nostri suggerimenti vengano presi in considerazione e che in futuro vi sia un sempre maggiore coinvolgimento della popolazione, in tutte le fasi relative al progetto da realizzare.

Il dialogo è del resto il primo di numerosi passi, essenziale per evitare che i progetti, anche quando validamente realizzati, si trasformino in una cattedrale nel deserto. 

E se tutti i progetti realizzati fossero poi monitorati, non sarebbe più facile permetterne il miglioramento ed in alcuni casi persino il semplice utilizzo?

 

Leggi il report di monitoraggio completo 

 

Marina Caruso

Classe ’93, giurista con la passione per la materia ambientale, tanto complessa quanto affascinante. Da poco specializzata in diritto dell’ambiente e gestione del territorio.

Gemma Halliday

Classe ’92, cittadina inglese ed italiana, affascinata e profondamente legata alla Sicilia. Giurista che si muove in diversi ambiti di studio del diritto e dei suoi possibili futuri sviluppi. Appassionata di diritto internazionale e di tematiche ambientali, di recente specializzata in diritto dell’ambiente e gestione del territorio

 

Il monitoraggio civico dei fondi per l’ambiente – Esperienze e strumenti delle rete REMO

Lunedì 13 dicembre, alle 18:00, la “buona {s}onda” di REMO, la Rete Nazionale di monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile lanciata da Monithon e Lunaria, atterra in Sicilia e incontra il laboratorio Libellula e l’OGP Local Forum di Palermo.

Come scoprire quali sono i progetti in campo ambientale finanziati dall’Unione Europea nelle città siciliane? Che tipo di interventi prevedono nel concreto? Chi gestisce queste risorse? Come monitorare il loro stato di avanzamento e il reale impatto sui territori? Come impegnarsi a favore della partecipazione nell’utilizzo di queste risorse?

Sono le domande a cui, come REMO, risponderemo durante l’incontro, attraverso la presentazione di alcune esperienze di monitoraggio basate sui metodi e sugli strumenti di Monithon: il Project Finder, che aiuta a localizzare sul proprio territorio i progetti europei sui temi dell’ambiente, dell’energia, della valorizzazione del patrimonio naturale e culturale e della mobilità sostenibile; la MoniTutor, che guida passo per passo la realizzazione di azioni di monitoraggio civico.

Obiettivi dell’incontro sono proporre e garantire formazione e supporto a organizzazioni, reti e gruppi di cittadini, studenti compresi, che vogliano portare avanti sui propri territori iniziative di monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente e la sostenibilità.

Il tema è per noi cruciale. Per far fronte agli effetti del cambiamento climatico e favorire la transizione verso modelli di produzione, consumo e scambio ecologicamente e socialmente sostenibili l’Europa investirà decine di miliardi di euro nei prossimi sette anni destinati a finanziare interventi sul piano ambientale. L’abbiamo scritto anche nel Manifesto della Rete: l’azione di una rete della società civile italiana può offrire un contributo decisivo per un buon utilizzo di queste risorse.

L’incontro si svolgerà in videoconferenza su Google Meet.

Per avere il link per partecipare, basta scrivere a info@libellulalab.it

Vi aspettiamo!

ReMo: il confronto con PON Metro e Comune di Catania

Lo scorso 26 novembre noi di Monithon abbiamo concluso, insieme agli amici di Lunaria, un anno di lavoro sul progettoUna rete nazionale di monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, co-finanziato dalla Commissione europea.

Un evento online rappresenta al contempo un punto di arrivo e un punto di partenza per la rete ReMo. L’evento è stato trasmesso sui canali social di Monithon e di Lunaria: “La buona sonda: sfide e prospettive di monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente“.

Ci siamo divertiti a “sondare” le pratiche di ascolto attivate dalla Pubblica Amministrazione nei confronti di alcuni studenti e attivisti di Sicilia e Molise, che nei mesi scorsi si sono cimentati nel monitoraggio civico di due progetti a tema ambiente nei loro territori, sperimentando i nostri strumenti Project Finder e MoniTutor; abbiamo “fatto il punto” sullo stato dell’arte del quadro investimenti per la transizione ecologica previsti nella programmazione 2021-27 della Politica di Coesione e nel PNRR, con la nostra Francesca De Lucia; abbiamo contato i nodi della nostra rete ReMo, discutendo sui prossimi passi dell’iniziativa con alcune fra le associazioni (Action Aid, Sardinia Open Data, Mobius Circle Salento e altre) firmatarie  del nostro manifesto per il monitoraggio ambientale.

Come sia andata, valutatelo voi!

Di seguito il video dell’evento e una gallery che racconta i momenti salienti del lavoro di ReMo, tra cui: il rapporto finale, il manifesto a cui tutte le organizzazioni possono aderire, gli esiti dei dibattiti con le amministrazioni responsabili sui risultati di 8 monitoraggi civici di altrettanti progetti, la nostra nuova mappa interattiva per scoprire i progetti finanziati attorno a te.

 

La buona {s}onda. Sfide e prospettive del monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente

Evento finale del progetto “Una rete nazionale di monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile”

Venerdì 26 novembre 2021 • h. 14.30-17.00
Diretta sulle pagine Facebook di Lunaria e Monithon

ORE 14.30-14.50 INTRODUZIONE AI LAVORI E presentazione dei risultati del progetto
Marcello Mariuzzo Lunaria
Francesca De Chiara Monithon
Francesco Amodeo Commissione Europea, DG REGIO-Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana

ORE 14.50-15.10 PRIMA SESSIONE
I fondi europei per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile nella nuova Politica di Coesione 2021-2027
Francesca De Lucia Monithon

ORE 15.10-16.00 SECONDA SESSIONE
I risultati di due iniziative di monitoraggio civico dei fondi per l’ambiente in Molise e in Sicilia
Marina Caruso e Gemma Halliday studentesse del Master in “Diritto dell’ambiente e gestione del territorio” dell’Università degli Studi di Catania, responsabili del monitoraggio a Catania del progetto “Parco urbano nel quartiere di Librino: pista ciclabile”
Fabio Finocchiaro Direttore della Direzione “Politiche Comunitarie e Fondi Strutturali – Politiche Energetiche – Sport”, Comune di Catania
Giorgio Martini Autorità di Gestione del PON Città Metropolitane 2014-2020
Antonella Perrotta e Federica Ramacciati ActionAid Molise, responsabili del monitoraggio a Campobasso del progetto “Attività, azioni ed interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza della rete idrica comunale”.
Emilio Leccese Responsabile Ufficio Infrastrutture Idriche, Regione Molise

CoordinaCinzia Roma Monithon

ORE 16.00-16.10 PAUSA

ORE 16.10-16.50 TERZA SESSIONE
Tavola rotonda – Sfide e prospettive del monitoraggio civico dei fondi ambientali
Patrizia Caruso ActionAid Italia
Alba Garavet Europe Direct Torino
Emanuele Genovese Fridays For Future Italia
Daniela Tramacere Mobius Circle
Andrea Zedda e Daniela Casula Sardinia Open Data
CoordinaDuccio Zola Lunaria

ORE 16.50-17.00 CONCLUSIONI E SALUTI
Luigi Reggi Monithon
Duccio Zola Lunaria

 

Venerdì 26 novembre l’evento finale della “Rete di monitoraggio civico” dei fondi per l’ambiente

Venerdì prossimo 26 novembre, dalle 14:30 alle 17:00, tutti pronti per la presentazione della “Rete nazionale di monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente”. È in programma un dibattito con le istituzioni sui risultati del monitoraggio civico di due progetti in Sicilia e Molise e la discussione con la società civile sulle future attività della Rete con lo sguardo verso i fondi europei 2021-27 e PNRR.

Il progetto, co-finanziato dalla Commissione Europea, ci ha dato l’opportunità di offrire a tutti nuovi strumenti, materiali formativi e metodologie per scegliere e monitorare oltre 7.600 progetti finanziati dall’UE nel nostro paese. Questi metodi e strumenti – tra cui il Project Finder – sono già stati testati in 8 azioni di monitoraggio civico su altrettanti progetti europei, mentre altre sono in corso.

Realizzato assieme all’associazione Lunaria, il progetto ha ricevuto anche un significativo sostegno da parte delle istituzioni, tra cui 7 Autorità di Gestione di altrettanti programmi comunitari, oltre che dalla Campagna Sbilanciamoci!, dal Dipartimento Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino, dalla Città metropolitana di Torino e Europe Direct Torino, e – non ultimo – dai nostri partner di OpenCoesione del Dipartimento per la Coesione della Presidenza del Consiglio. In particolare, il PON Città Metropolitane è stato costantemente coinvolto nelle attività.

Durante l’evento, discuteremo con i soggetti responsabili delle evidenze raccolte nel monitoraggio di una pista ciclabile a Catania e di un progetto per l’efficientamento delle risorse idriche a Campobasso – realizzati rispettivamente dagli studenti dell’Università di Catania e da Action Aid Molise. Inoltre, la nostra Francesca De Lucia introdurrà sfide e opportunità degli investimenti per la transizione ecologica previsti nella programmazione 2021-27 della Politica di Coesione e nel PNRR.

Chiuderemo con un dibattito sulle future attività della Rete a livello internazionale, nazionale e locale, grazie agli interventi di alcuni dei soggetti firmatari del nostro manifesto come Fridays for Future, Action Aid, Sardinia Open Data, Mobius Circle Salento e altri. Infine, con Alba Garavet esploreremo anche le opportunità di diffusione del metodo del monitoraggio civico nelle università.

 

Tutti i dettagli nel programma

 

L’evento sarà trasmesso in streaming sulle pagine Facebook di Lunaria e di Monithon. 

 

Vi aspettiamo!

La buona {s}onda. Sfide e prospettive del monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente

Evento finale del progetto “Una rete nazionale di monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile”

Venerdì 26 novembre 2021 • h. 14.30-17.00
Diretta sulle pagine Facebook di Lunaria e Monithon

ORE 14.30-14.50 INTRODUZIONE AI LAVORI E presentazione dei risultati del progetto
Marcello Mariuzzo Lunaria
Francesca De Chiara Monithon
Francesco Amodeo Commissione Europea, DG REGIO-Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana

ORE 14.50-15.10 PRIMA SESSIONE
I fondi europei per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile nella nuova Politica di Coesione 2021-2027
Francesca De Lucia Monithon

ORE 15.10-16.00 SECONDA SESSIONE
I risultati di due iniziative di monitoraggio civico dei fondi per l’ambiente in Molise e in Sicilia
Marina Caruso e Gemma Halliday studentesse del Master in “Diritto dell’ambiente e gestione del territorio” dell’Università degli Studi di Catania, responsabili del monitoraggio a Catania del progetto “Parco urbano nel quartiere di Librino: pista ciclabile”
Fabio Finocchiaro Direttore della Direzione “Politiche Comunitarie e Fondi Strutturali – Politiche Energetiche – Sport”, Comune di Catania
Giorgio Martini Autorità di Gestione del PON Città Metropolitane 2014-2020
Antonella Perrotta e Federica Ramacciati ActionAid Molise, responsabili del monitoraggio a Campobasso del progetto “Attività, azioni ed interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza della rete idrica comunale”.
Emilio Leccese Responsabile Ufficio Infrastrutture Idriche, Regione Molise

CoordinaCinzia Roma Monithon

ORE 16.00-16.10 PAUSA

ORE 16.10-16.50 TERZA SESSIONE
Tavola rotonda – Sfide e prospettive del monitoraggio civico dei fondi ambientali
Patrizia Caruso ActionAid Italia
Alba Garavet Europe Direct Torino
Emanuele Genovese Fridays For Future Italia
Daniela Tramacere Mobius Circle
Andrea Zedda e Daniela Casula Sardinia Open Data
CoordinaDuccio Zola Lunaria

ORE 16.50-17.00 CONCLUSIONI E SALUTI
Luigi Reggi Monithon
Duccio Zola Lunaria

Contatti e informazioni: retemonitoraggiocivico@lunaria.org; + 39 06 88 41 880

 

 

 

 

Come organizzare un’operazione di monitoraggio civico: una ricerca sull’Ilva di Taranto

Ambiente, riqualificazione territoriale e inclusione sociale: quanti interventi possono essere riconducibili alla complessa vicenda dell’ILVA di Taranto? A partire dai dati aperti disponibili su Open Coesione è possibile adottare uno di questi progetti, seguirne l’andamento e valutare l’impatto reale sul territorio, attraverso l’osservazione diretta sul campo.

Questo post è un esempio di come avviare un’indagine di questo tipo e può costituire un buon punto di partenza per le associazioni locali per recarsi fisicamente sul posto e toccare con mano lo stato delle cose.Prendiamo in considerazione 2 comuni, in relazione alla loro vicinanza con gli stabilimenti Ilva: Taranto e Statte. Per semplificare la consultazione, abbiamo scaricato dal portale i dati in formato csv per evidenziare i finanziamenti erogati per l’ambiente nelle due città rispetto agli altri temi toccati dalle risorse della politica di coesione.L’ambiente rappresenta il terzo tema per ammontare di finanziamenti, per la maggior parte provenienti da delibere del CIPE che utilizzano il Fondo di Sviluppo e Coesione.

Nella mappa, i pallini rappresentano i vari progetti finanziati. Le tinte più scure corrispondono alle aree con maggior concentrazione. Poiché su OpenCoesione non sono disponibili tutti gli indirizzi degli interventi, è stato possibile geolocalizzare solo un terzo dei progetti. Basta cliccare sui pallini per reperire maggiori informazioni su ciascun progetto: titolo, tema, ammontare del finanziamento e link alla scheda di OpenCoesione. La maggior parte dei progetti si concentra nel centro città. Alcuni progetti sono localizzati nei quartieri “a rischio” di Taranto: Tamburi (area verde), Paolo VI (area azzurra) e aree più prossime allo stabilimento dell’ILVA (area viola scuro).

Nello specifico scopriamo che, per i 2 comuni considerati, ci sono 12 progetti con tema Ambiente: 7 a Taranto, 5 a Statte.

Uno studio più approfondito dei progetti ci ha permesso di individuare quelli collegati in qualche misura all’ILVA. Alcuni di questi sono previsti dall’Atto di intesa del 26 luglio 2012, sottoscritto da Governo, Regione Puglia, Comune e Provincia di Taranto.  L’atto prevede interventi per l’Area Portuale, bonifiche, rilancio industriale e Smart City. La realizzazione del Protocollo è stata affidata a due Commissari: l’Autorità Portuale di Taranto ed il Commissario per le Bonifiche (Comunicato stampa della Regione Puglia ed articolo del Sole 24 Ore).

Le zone interessate dalle bonifiche sono Rione Tamburi, area industriale di Statte e Mare Piccolo. In particolare, i progetti previsti dall’Atto di intesa sono:
  1.  bonifica di cinque scuole del rione Tamburi (Deledda, De Carolis, Gabelli, Vico e Giusti): avrebbe già dovuto concludersi prima dell’inizio dell’anno scolastico, ma c’è stato uno slittamento all’inizio del 2014;
  2. bonifica del Mare Piccolo: attualmente è ancora in corso lo studio dell’Arpa Puglia, che valuterá sostanze inquinanti ed andamento delle correnti marine. L’analisi dell’ARPA dovrà stabilire la metodologia più appropriata e quali altre sorgenti inquinanti, dopo la chiusura degli scarichi di fogna, sono ancora attive. Nel 2005, poiché non era stata definita una chiara strategia d’intervento, sono stati persi 25 milioni di euro inizialmente destinati alla bonifica di 170 ettari del Mare Piccolo. Il finanziamento venne dirottato dalla Regione Puglia all’area marittima del Comune di Manfredonia;
  3. bonifica dell’area industriale di Statte: dal comunicato stampa della Regione apprendiamo che sono appena iniziati i “carotaggi per i saggi del terreno (…) a ridosso dell’area industriale, che permetteranno le opportune valutazioni tecniche ed una più puntuale progettazione degli interventi si bonifica;
  4. bonifica dell’ex sito Matra, già conclusa e ricordata nel rapporto Arpa sulle aree SIN – siti d’interesse nazionale – in Puglia
Altri interventi che potrebbero essere monitorati riguardano la riqualificazione dei quartieri Tamburi e Paolo VI attraverso progetti di inclusione sociale, come per esempio:
  1. la Casa Famiglia per persone con problematica psicosociali;
  2. il progetto “Ossigenarsi a Taranto – La nuova drammaturgia racconta Taranto”, promosso dalla compagnia Crest nel teatro Tatà (nel quartiere Tamburi) all’interno del progetto “Innovazione delle rete delle residenze teatrali”;
Per il comune di Statte la riqualificazione della periferia attraverso il PIRP Statte – Piano integrato della riqualificazione delle periferie.