Articoli

Il percorso fantasma della metrotranvia di Sassari

Era il 27 ottobre del 2006 quando “Sirio” ha iniziato il suo viaggio per le strade di Sassari, dall’Emiciclo Garibaldi alla Stazione. Prima parte del tracciato della metrotranvia sassarese che sarebbe poi dovuto arrivare fino a Santa Maria di Pisa, Sant’Orsola, Li Punti, Baldinca e San Giovanni. L’11 settembre 2009 viene infatti inaugurata la seconda parte del percorso: «Prolungamento della linea urbana n° 1 che riguarda in particolare il progetto finanziato dall’Unione Europea “Metropolitana Leggera di Sassari”, Collegamento Stazione FS/Sant’Orsola/Li Punti/Baldinca, Esecuzione dello stralcio funzionale STAZIONE FS – S. MARIA DI PISA» come si legge anche sul sito del comune di Sassari.

Si tratta in pratica del progetto finanziato dalle politiche di coesione in Italia, in particolare dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2007/2013, con attuatore l’Arst e programmatore la Regione Sardegna. Progetto, che come leggo anche su questo documento, prevedeva l’arrivo di Sirio fino a Baldinca e San Giovanni ovviamente entro il 2013. Sette anni dopo, a settembre del 2013, provo per la prima volta la metrotranvia di Sassari e scopro che in realtà la realizzazione del progetto è bloccata da qualche anno: con Sirio si arriva solo fino a Santa Maria di Pisa, passando sui binari ferroviari del treno che collega Sassari e Sorso (si tratta di un sistema di tram-treno insomma che da quanto leggo su wikipedia è l’unico esistente in Italia).

[clicca qui per leggere il mio report di monitoraggio su Sirio, metropolitana leggera di Sassari]

Bene, ma del resto del percorso che ne è stato? Secondo la riunione plenaria del Comitato di Sorveglianza del POR FESR Sardegna 2007-2013 svoltasi lo scorso maggio, a oggi la Regione Sardegna  «ha avviato progetti per un importo pari all’82% del valore complessivo del Programma. L’impegno di tali risorse in termini di pagamenti (spesa erogata) è pari al 50%, con una proiezione al 31 dicembre 2013 di raggiungimento della soglia di spesa imposta dai vincoli comunitari pari a circa il 61 per cento». Dal “Rapporto annuale di esecuzione del POR FESR Sardegna 2007/2013 (Programma Operativo Regionale con il quale la Regione Sardegna programma le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – FESR – per il periodo 2007-2013) apprendo che «Rispetto al rendiconto annuale riferito al 2011 non è più considerato Grande Progetto l’intervento “Metropolitana leggera di Sassari”, in quanto 
l’Amministrazione Regionale ha formalmente ritirato la domanda del sostegno comunitario a favore del Grande Progetto in questione poiché, a seguito della riprogrammazione del POR FESR 2007-2013 avvenuta nel 2012 e dell’adesione al Piano di Azione Coesione, alcuni degli interventi inizialmente previsti nel Grande Progetto troveranno copertura finanziaria nell’ambito del PAC e di altre risorse nazionali». In pratica poiché il progetto era in ritardo e rischiava di non ultimare i pagamenti entro il 2013, una parte è stata spostata in un “programma parallelo” finanziato da sole risorse nazionali che non hanno scadenza.

La causa di questo ritardo – almeno per quanto riguarda la metrotranvia di Sassari – sembra dovuta a problemi sul percorso tracciato dall’Arst  e bloccato dalla Regione Sardegna perché «una minuscola parte del tracciato ricade in un’area sottoposta a vincoli urbanistici» come riporta la Nuova Sardegna lo scorso settembre. «Una svista nella progettazione dell’Arst e anche nell’analisi della Soprintendenza e della commissione Urbanistica di Palazzo Ducale, che nel dicembre scorso aveva approvato una serie di varianti proprio per consentire la modifica del tracciato in risposta alle osservazioni della Soprintendenza». Dalla segnalazione del Comitato tecnico regionale per l’urbanistica (Ctru) però sono passati diversi mesi e ancora tutto tace. Ancora su la Nuova Sardegna si legge che l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Demontis, ha più volte sollecitato l’Arst per apportare la necessaria modifica al progetto «ma ancora non è stato possibile incontrarlo e discutere delle correzioni. Abbiamo anche chiesto di convocare una conferenza di servizi per risolvere ogni impedimento e fare in modo che possa partire subito la gara d’appalto per un primo stralcio dei lavori, quelli che collegheranno i rioni di Santa Maria di Pisa e Sant’Orsola, tanto più che l’incoerenza rilevata dal Ctru riguarda un tratto successivo del tracciato». E tanto più che come conclude il giornalista Vincenzo Garofalo: «Per questa prima fetta di lavori l’Arst ha più volte affermato di avere già pronto il progetto preliminare ma la gara d’appalto non è ancora stata pubblicata». Perché?

(Ulteriori informazioni sullo stato del progetto potete trovarle quiqui e qui.).