Monithon e OpenCoesione sono la best practice italiana candidata agli OGP Awards!

Si è conclusa la consultazione pubblica per selezionare la candidatura italiana agli Open Government Awards 2014, lanciati nell’ambito dell’Open Government Partnership.

La partnership OpenCoesione-Monithon, che include anche A Scuola di OpenCoesione, è risultata vincitrice con l’82% dei voti!

Maggiori informazioni sui risultati sono disponibili sul sito della Presidenza del Consiglio – Dipartimento Funzione Pubblica.

Entro oggi la candidatura italiana verrà registrata sul sito degli Open Government Awards, per poi sottoporre un documento più dettagliato per la giuria entro giugno. La selezione dei vincitori avverà invece a luglio.

Siamo rimasti colpiti non solo dalla percentuale elevatissima di voti raccolti nei pochi giorni disponibili, ma soprattutto dai 41 commenti lusinghieri che ci spronano a continuare il nostro percorso con rinnovato entusiasmo e la stessa dose di apertura e inclusività verso chiunque voglia dare il proprio contributo.

Vi aspettiamo qui su monithon.eu e in mailing list per pianificare il vostro prossimo monithon!

GRAZIE DI CUORE A TUTTI!

 

“Esempio da manuale. OpenCoesione è un’iniziativa governativa abilitante; Monithon è un esempio di ciò che i cittadini possono fare a partire da una saggia politica di dati aperti”

“Di monithon apprezzo molto l’apertura e la condivisione che mettono in pratica nelle attività. Semplice da seguire e facile coinvolgere nuove persone. Spero venga premiato e si diffonda ad altre categorie di fondi controllati”

“Progetto diffuso in tutta Italia ma con una rete nazionale, ammirato e studiato a livello internazionale, che unisce educazione tecnica e educazione civica e offre gli strumenti per utilizzare realmente open data”

“Un’iniziativa che promuove concretamente l’impegno e il coinvolgimento attivo dei cittadini, senza richiedere competenze particolari. Un’esperienza che ha permesso a tanti cittadini di raccontare delle storie, denunciare cattive pratiche ma anche diffondere le buone pratiche”

“Uno dei migliori contributi internazionali allo studio dell’open-government e alle metodologie di partecipazione civica”

“uno dei più importanti esempi di monitoraggio civico e di partecipazione dal basso”

“La piattaforma Monithon è molto friendly, fruibile e quando dialogherà in modo orizzontale con OpenCoesione sarà un modello da seguire per ogni PA”

“Ottima idea per coinvolgere i ragazzi con le problematiche quotidiane delle loro città, tutti ottimi progetti, ma a Monithon sono legato da profondo affetto con tutti i suoi referenti e per la passione e l’originalità nell’approccio”

“Monitoraggio civico è il primo passo del percorso di esperienza di cittadinanza attiva e reattiva. Per formarsi cittadini capaci di osservare, valutare, controllare e comunicare opere e interventi realizzati con i fondi pubblici”

Monithon candidata italiana all’OGP Award: si vota entro il 28 maggio!

monithon.eu è stata selezionata dal governo italiano tra le 4 best practices nazionali in lizza per diventare l’iniziativa che rappresenta l’Italia all’Open Government Partnership Award, prestigioso premio internazionale dell’Open Government Partnership.

Inizialmente selezionati come iniziativa autonoma, abbiamo poi raccolto con grande piacere l’invito del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica a partecipare assieme a due progetti governativi che seguiamo, come è noto, molto da vicino: OpenCoesione, il portale open data su cui si basa la nostra iniziativa di monitoraggio, e A Scuola di OpenCoesione, il nuovo meraviglioso progetto di “didattica opengov” che utilizza il metodo e gli strumenti di monithon.eu nel VOTA MONITHON! :)proprio percorso didattico.

Le regole del premio prevedono che la candidata dall’Italia sia decisa attraverso una selezione pubblica: per votare la triade Monithon, OpenCoesione e A Scuola di OpenCoesione basta partecipare a questa consultazione su partecipa.gov.it!
Tempo stimato: circa un minuto 🙂

I nostri concorrenti: La Bussola della TrasparenzaPartecipa! Sportelli in Rete

Per chi ancora non sapesse come funziona OpenCoesione e monithon.eu, ecco a voi il lungo servizio andato in onda ieri sera al Tg2 delle 20.30! 🙂  Grazie al prof. Luciano Monti per la bella presentazione!

Ogni anno questo premio internazionale avrà un tema diverso. Il tema di quest’anno è Citizen Engagement, pane quotidiano per i monithoners! Così lo definisce l’Open Government Partnership:

“[…] Meccanismi attraverso i quali i cittadini partecipano ed esercitano la loro influenza sul disegno e sull’attuazione delle politiche e dei servizi pubblici, con lo scopo ultimo di rendere il governo più aperto, trasparente [accountable] e sensibile ai loro bisogni”

Crediamo che questa definizione sia molto vicina a quanto quotidianamente cerchiamo di costruire.  Al Festival del Giornalismo di Perugia abbiamo avuto il grande piacere di chiacchierare a lungo con Ethan Zuckerman, Direttore del Center for Civic Media del Massachusetts Institute of Technology (MIT), che ci ha fatto l’onore di un suo bellissimo articolo in cui scrive:

“It’s easy to condemn government spending in the abstract – it’s possible that examining projects and finding them sometimes flawed, but well intended, may lead to more nuanced debate about EU cohesion funds and support for the European Parliament more broadly.”

Qui sta il punto: per criticare l’azione delle amministrazioni e della politica locale non basta rimanere “nell’astratto”, ma andare sul concreto.  Cioè studiare, analizzando i progetti a partire dagli open data disponibili ed entrando nel merito delle ragioni per cui quei fondi sono stati destinati e degli obiettivi che hanno guidato quella politica. E poi verificare, andando fisicamente a esaminare le modalità reali in cui i progetti sono realizzati e pubblicando la propria opinione e i propri suggerimenti.
In questo modo si scoprirà che il coinvolgimento delle comunità locali, che vediamo nascere in questi mesi, porta risultati molto più vicini alla collaborazione con le istituzioni che non allo scontro o alla semplice denuncia.  Anche, in particolare in questi giorni, con le istituzioni europee.

 

Gli “altri” OpenCoesione in giro per l’Europa

Da ieri in home page di OpenCoesione (proprio sotto la mappa) è disponibile il primo di una serie di post dedicati ai dati sui Fondi Strutturali in Europa.  A partire da questo e poi nelle prossime settimane, gli articoli racconteranno le esplorazioni che il team di progetto – in primis Chiara Assunta Ricci – sta effettuando sui siti di tutta Europa che pubblicano dati sull’uso dei fondi europei per la coesione.   Parliamo cioè dei portali degli altri stati europei che, così come OpenCoesione in Italia, pubblicano i dati sui progetti finanziati e sui beneficiari di quei fondi.

Come tutti i monithoners sanno bene, si tratta dei dati di partenza su cui si basa il nostro monitoraggio civico!

La prima cosa che  salta all’occhio è che, almeno in questo caso, l’Italia si trova nel club dei paesi più trasparenti, cioè quelli che hanno sviluppato portali nazionali in cui i dati sono facilmente consultabili e scaricabili in formati aperti e facilmente riutilizzabili.  Non è lo stesso, ad esempio, in Germania, Austria o Inghilterra – e non stiamo parlando proprio degli ultimi arrivati in fatto di trasparenza e Open Government – dove prevalgono liste di progetti in PDF con scarne informazioni limitate al nome del beneficiario del finanziamento, il nome (generico) del progetto, e un altrettanto generico “valore” finanziario.

Le esplorazioni, in realtà, sono partite già nel 2010, due anni prima che nascesse OpenCoesione, e ripetute ogni anno nel mese di Ottobre. Un censimento annuale dei siti web delle Autorità di Gestione dei Programmi Europei nei 27 (ora 28) Stati europei.  Si è partiti alla ricerca di alcune decine di caratteristiche di completezzaapertura, riutilizzofruibilità… in una parola si è partiti alla ricerca di Open Data, non trovandoli, purtroppo, quasi mai.

Lo studio ci dirà, ad esempio, dove si trovano dati facilmente analizzabili per confrontare le performance finanziarie delle regioni europee (cioè: in quali regioni si spende più in fretta?) oppure per verificare su quali temi puntano le regioni più simili alla nostra e quali progetti portano avanti.  Oppure ancora per capire quanti finanziamenti riceve una certa multinazionale dai vari programmi europei.

Inoltre, da quest’anno nel kit entrano nuovi strumenti: un questionario, che verrà inviato a tutte le amministrazioni europee che gestiscono i Fondi Strutturali, casi studio incentrati su particolari casi interessanti (a partire dai portali simili a OpenCoesione), interviste agli attori chiave e agli esperti di settore.

Schema di indagine ITA transp2Schema di indagine ITA transp2

Oltre alla consueta visita ai dati pubblicati sui siti web, infatti, si andranno a verificare, a monte,  le modalità di gestione interna dell’informazione e la qualità dei sistemi di monitoraggio – essenziali per garantire la qualità dei dati pubblicati.   A valle della pubblicazione, invece, si prenderà in considerazione l’utilizzo dei dati per inchieste, articoli di data journalism, lo sviluppo di applicazioni e, non da ultimo, esercizi di monitoraggio civico.

Pane, quindi, per i nostri denti di monithoners 🙂

Monithon al Festival del Giornalismo: ecco com’è andata

Giornata intensa all’hackathon del Festival del Giornalismo di Perugia! La nostra track su monithon è partita con l’esplorazione dei circa 3500 progetti attivi a Perugia su OpenCoesione.

II tema scelto dai partecipanti è stato infine quello dell’Agenda Digitale, in particolar modo il tema del contrasto al digital divide. Di cosa si tratta, esattamente? Lo scopo è capire quanti sono i cittadini del territorio umbro che non dispongono di una connessione a Internet che possa essere definita a “banda larga” (ovvero meno di 2 megabit al secondo). A questo scopo, la Regione Umbria ha deciso di attivare un portale web per consentirne il monitoraggio.

Per capirne di più, abbiamo chiesto un’intervista all’ing. Giovanni Gentili, responsabile dell’Agenda Digitale della Regione Umbria, e l’ing. Maria Presenza di CentralCom (oggi UmbriaDigitale), società consortile attuatrice del progetto oggetto di monitoraggio.

Nel report di monitoraggio trovate tutto quello che abbiamo scoperto: i nostri test al portale, le informazioni raccolte e i contenuti dell’interviste.

Nel frattempo, Davide Mancino ed Andrea Gianassi sono andati alla ricerca dei dati per contestualizzare il problema del digital divide in Umbria e nel resto del paese.

Con i dati del Ministero dello Sviluppo Economico (pubblicati come open data sul sito del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione),  abbiamo realizzato un articolo di data journalism con la mappa interattiva del digital divide in Italia che permette di capire quante persone in Italia, nonostante i finanziamenti europei già in campo da tempo, non hanno ancora accesso alla banda larga.

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I partecipanti: Paola Liliana Buttiglione e Cinzia Roma (report della giornata), Chiara Ciociola (video e report), Davide Mancino e Andrea Gianassi (articolo di data journalism, mappa interattiva del digital divide), Erica Sirgiovanni e Luigi Reggi (interviste e report di monitoraggio civico)